La più antica traccia della storia dell’uomo ad Albese con Cassano, riportata alla luce

E’ ufficiale, il masso erratico liberato il 7 marzo 2012, dopo oltre un secolo di abbandono è il segno più antico dell’opera dell’uomo ad Albese con Cassano.

Si tratta di una testimonianza assimilabile alla stessa civiltà che ha animato gli insediamenti oggi compresi nel Parco Spina Verde, da ricondurre alla cosiddetta civiltà di Golasecca (nella nostra zona possiamo ipotizzare trattarsi del periodo compreso tra il 1000 e il 380  a.C).

Golasecchiani, liguri, insubri, orobii, celti, brigantes: le datazioni e le denominazioni non sono ancora univoche, certamente si tratta delle popolazioni che hanno segnato la storia pre romana del nord Italia. Popolazione abituata a commerciare con Etruschi, Greci e i Celti del resto d’Europa traendone innovazioni tecnologiche quali l’uso dei metalli.

Nel caso specifico di Albese, potrebbe trattarsi degli Orobii originariamente insediati nella nostra area, tra Como e il monte Barro e che successivamente si diffusero verso est con insediamenti a Monterobbio (Monte Orobio) e successivamente fondando Bergamo. Sicuramente nell’ambito dell’area in questione, geograficamente Albese era in posizione centrale e strategica dal punto di vista difensivo. Una suggestione interessante è anche data dalla denominazione di Brigantes (letteralmente gente dei bricchi, o gente dell’alto) attribuita dai romani a diverse popolazioni presenti in Europa accomunate da origini indoeuropee e celtiche, dai riti religiosi, dall’abitudine di vivere su colli e montagne e da una certa bellicosità. Solitamente la loro terra era chiamata Brigantia e non mancano studiosi nei secoli passati che facevano derivare il nome Brianza da questo termine.

Tornando al masso di Albese con Cassano, ecco di seguito le foto. L’incisione con il numero 1970 è stato fatto dai militari dell’esercito italiano, nel momento dell’istituzione del poligono di tiro nella valle d’Albese. Purtroppo campeggia in mezzo alle coppelle scavate 2500 anni prima. Nelle foto sucessive si può osservare il contesto con le opere che i militari non hanno più bonificato e come si presentava prima il cassotto.

Il masso prima del 6 marzo 2012:

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